sabato 22 dicembre 2012

Storia della fotografia


Lanterna Magica


Lo studioso olandese Christiaan Huygens nel 1659 presentò al mondo , dopo le pressioni del padre , una delle sue invenzioni : la lanterna magica.

Era già un'invenzione utilizzata in campo scientifico, ma Huygens la perfezionò.
Lanterna Magica


Principalmente era una piccola scatola di legno , al cui interno trovavamo una fonte di luce ( in passato di calore , si usava dunque il fuoco ) . Su un lato di questa scatola troviamo un tubo sul cui lato interno alla lanterna si trovava una lente convergente mentre al lato esterno si trovava una lente divergente ( in grado quindi di allargare ). Davanti a questa lente venivano fatte passare una serie di piccoli dipinti che venivano proiettati su un muro in pubblico. I dipinti raffiguravano immagini , riprese di vita quotidiana.



Successivamente si pensò a qualcosa , a qualche immagine che potesse suggestionare il pubblico. In questi casi negli spettacoli venivano proiettate su delle cortine di fumo delle immagini di morte , teschi e fantasmi. Si parlava dunque di Lanterna di Paura o di Fantasmagoria.
L'invenzione di ciò fu attribuita a un certo Philidor che aggiunse , modificò la lanterna magica e vi mise alla base un supporto mobile. Con questo “ aggiornamento” permise di simulare il movimento (un ingrandimento e un rimpicciolimento) delle immagini proiettate sul fumo.


Rappresentazione di Fantasmagoria in pubblico.



lanterna magica mobile



Questa serie di invenzioni, che verrà poi seguita da altre, portò una notevole incidenza sul sociale e soprattutto furono di gran presa sul pubblico che assisteva ai vari spettacoli.








giovedì 6 dicembre 2012

Foro stenopeico

Con il foro realizzato sulla nostra camera oscura portatile costruita nella lezione scorsa abbiamo "scattato" una serie di foto a noi ragazzi e al giardino interno della scuola. Ci è stato permesso grazie all'inserimento di un foglio di carta fotosensibile all'interno della camera oscura ; il passaggio di luce all'interno di questa ha "inciso" la cosiddetta immagine latente e grazie ai trattamenti di bagni abbiamo ottenuto i nostri negativi.
 Il termine negativo viene utilizzato per indicare quelle foto in cui i colori originali sono stati invertiti , ciò significa che le parti cariche di luce nella foto vengono annerite mentre le parti più scure nel nostro negativo vengono "evidenziate" con il bianco.
Successivamente abbiamo pensato di trasformare il nostro negativo in positivo.
Siamo tornati in camera oscura ; con l'impiego di un altro foglio di carta fotosensibile posto sopra il nostro negativo , siamo andati a illuminare per alcuni secondi il nostro foglio.
Tutto questo ha permesso il passaggio di luce da un foglio all'altro , dunque le parti che in precedenza erano scure tornano bianche mentre le parti chiare tornano scure , tornando così ad ottenere una fotografia in bianco e nero della realtà.

la nostra "camera oscura"
negativo alberi

positivo alberi

negativo scuola
positivo scuola

sabato 1 dicembre 2012

Camera oscura

Servendosi di una scatola di scarpe , tagliata nella parte finale e bucata sull'altro lato , dipinta di nero all'interno siamo andati a creare una camera oscura portatile.
All'interno di essa abbiamo inserito un carrello mobile costruito con gli scarti della scatola;di seguito il carrello è stato rivestito su un lato con un foglio di carta da lucido.
Il foro precedentemente ricavato sulla scatola , con l'aggiunta di un vetro preso da una lente di ingrandimento , ha permesso il passaggio di luce.
All'interno dunque , sul foglio da lucido ci è stato possibile vedere l'immagine della realtà ribaltata e al contrario. Tutto ciò che vedevamo a destra lo si notava a sinistra e tutto ciò che vedevamo sopra era sotto.



Visione tramite camera oscura portatile
Cosa si vede dentro?

La costruzione di questa "macchina fotografica" ci ha permesso di capire il principio ottico su cui si basa la fotografia. In passato ciò era stato utilizzato in due campi : - campo astronomico
                                                                                                           - campo artistico.
Uso Astronomico.
Aristotele , filosofo , nel V sec a.C era stato il primo a poter utilizzare tutto ciò. In una stanza aveva creato un foro e ciò gli aveva permesso di veder sul lato opposto della stanza l'immagine della realtà esterna , ovviamente capovolta.
Camera oscura
utilizzata per osservare fenomeni astronomici.

Uso Artistico.
L'impiego della camera oscura si manifestò nel RINASCIMENTO.
Leon Battista Alberti consigliò a molti artisti l'uso di una camera oscura per creare una realtà in prospettiva. Successivamente si consigliò di aggiungere una lente al foro per ottener un immagine nitida e più luminosa.
E per finire Daniele Barbaro introdusse il diaframma , uno strumento che permetteva di regolare la luminosità di e nitidezza.



Sotto il terremoto



In data Lunedì 26 Novembre 2012 la nostra classe , 3AG assieme a una classe seconda si è recata mediante autobus verso la Galleria Del Premio di Suzzara .
La Galleria è un istallazione delle principali opere "salvate" da alcune chiese mantovane dal terremoto del 29 Maggio .
Troviamo inoltre una serie di opere di arte contemporanea, dunque quadri , statue e altre opere del Novecento
1° piano della Galleria con
una serie di opere portate dalla varie chiese.




Come si vede dall'immagine si è pensato di unire in serie vari tubi innocenti ai quali , mediante cinghie (che troviamo sparse per i piani della galleria) troviamo appese le opere. Posizionati sul primo piano si possono notare una trentina di faretti a led per metter in risalto le opere più importanti , a differenza delle opere meno rilevanti , illuminate invece da faretti di luce gialla.
Inoltre in vari luoghi della galleria sono stati predisposti dei tubi metallici che grazie all'utilizzo di un apposito martello ci ricordano il battere delle campane in chiesa.

Qui di seguito le immagini 
fatte da Giacomo Rosa






Per concludere ci siamo riuniti in una stanza , il curatore del museo ci ha disposti a cerchio e di seguito abbiamo svolto una piccola attività relativa al suono e la poesia.

Per finire , in mattinata , verso le undici ci siamo recati nella piazza principale di Suzzara dove abbiamo potuto osservare la cupola della chiesa , che ora poggia a terra , per evidenziare i danni causati dal terremoto.